Un manto da spalare

In questi giorni dato che può il mio bello lavora da casa. Ed io sono contenta, è lui che mi porta avanti e dietro tra casa, ospedale e clinica. Guidare per me è ancora difficile dato che il collo è bloccato, girare la testa verso sinistra mi fa male, faccio esercizi ogni giorno ma ho un dolore tremendo nella parte posteriore del collo, non so se sono io che sono tesa o se ancora deve essere così, se sono i postumi dell'operazione.

Senza il mio bello dovrei prendere l'autobus, farmi gli 800 metri fino alla fermata, una mezz'oretta in autobus per arrivare in città e poi a piedi fino alla clinica o all'ospedale. Con le poche forze che sento di avere sarebbe un'impresa. Io che sogno una vita senza macchina mi rendo conto che vivendo dove viviamo la macchina è una grande comodità che in alcuni casi può essere sentita anche come una necessità.

Nevica, oggi lo ha fatto tutto il giorno e sembra continuerà anche nei prossimi giorni. Ieri dicevo al mio bello che ogni giorno dovrei fare una passeggiata e che sarebbe proprio bene se lui mi accompagnasse dal momento che mi gira spesso la testa. Ma oggi con neve e tempesta di vento non sono uscita.

Dalla finestra della camera da letto scrutavo il giardino quando il mio bello mi dice, "vado a spalare un po' la neve". No!!! La neve mi piace che si ammucchi, mi piace guardarla intatta che copre tutte le superfici, lui lo sa e sa che ogni volta che mi dice che è ora di spalare io protesto, naturalmente lui esce e spala. Ed oggi effettivamente ha avuto anche la risposta pronta "Bella mia, se ti devo portare di corsa all'ospedale come facciamo se l'uscita del garage è bloccata?". Questa volta non potevo certo ribattere 😊.