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domenica 19 febbraio 2017

Non ho più scritto

Non ho più scritto perché non ho da raccontare che della mia malattia. Che poi non è neanche una malattia, perché in fondo di che sono malata??

Ne succedono una dopo l'altra e mi sembra che niente vada nella giusta direzione per ora. Lo so, ci vuole pazienza, ma allora non capisco come solo una settimana fa i medici mi dicevano che beh non c'era più bisogno di incontrarci, che ormai tutto era a posto, che dovevo tornare alla vita normale e al mio lavoro. La settimana appena passata sono stata ufficialmente al lavoro, che poi abbia fatto molto poco è un'altra cosa. Ho passato tre mattinate in ospedale e venerdi è stato uno dei giorni più pesanti fino ad ora.

Giovedi sera ho improvvisamente sentito un dolore tremendo alla base della nuca, un nuovo dolore, diverso dagli altri che ormai si alternano da un mese a questa parte, nessuna idea di come fosse cominciato ma mi sono bloccata, non potevo più muovere la testa ed il mal di testa si era espanso a tutta la calotta, stava lì come un cappello, la notte verso venerdi è stato un lungo incubo. Malgrado i diversi cuscini a disposizione non sono riuscita a trovare una posizione che eliminasse il dolore. Sono arrivata all'ospedale venerdi mattina priva di forze, con la testa bloccata e le lacrime agli occhi. Il mio bello doveva assolutamente andare in ufficio, mi ha lasciato all'entrata dell'ospedale con l'accordo che poi sarebbe passato a riprendermi verso l'ora di pranzo dopo la visita.

Non so con quali forze sono riuscita a trascinarmi fino al reparto prelievi e poi lì sono crollata. Mi hanno messo su un lettino, dato dei liquidi con gli zuccheri, preso il sangue e fatto riposare in una saletta fino alle 11 quando poi mi sono trascinata all'altro reparto per la visita medica. La visita è stata la peggiore fatta finora. Ho incontrato un nuovo medico, lui e l'infermiera si sono messi a lavorare sulla ferita, aspirato qualcosa, bruciato qualcos'altro, messo degli antibatterici e discusso su quale fosse la cosa migliore da fare se cercare di chiuderla o lasciarla aperta, hanno optato per lasciarla aperta. Poi d'improvviso, come se prima non l'avesse notata, il medico mi chiede "E qui che hai fatto con questa lunga cicatrice?". Come detto venerdi era una giornata pessima e alla sua domanda ho risposto con uno sguardo incredulo, evidentemente era riuscito a leggerlo "non ho fatto in tempo a leggere la tua cartella" mi dice. Non potevo crederci, lui non aveva nessuna idea del perché io fossi lì, mi sentivo malissimo. Gli ho accennato che avevo fatto il prelievo due ore e mezzo prima "ah sì?" dice lui "come mai?". Gli ho spiegato che l'aveva ordinato uno dei suoi tanti colleghi che ho incontrato durante questi giorni, che solo un mese fa ero stata operata per una grave infezione, ecco il motivo della cicatrice, e che ora la ferita era infettata e dato la gravità del mio caso bisogna controllare l'infezione della ferita in modo da evitare il rischio di diffusione verso l'interno. Riesce a trovare i risultati delle analisi e constata che i valori dell'infezione si sono alzati ulteriormente, mi dice che non è un buon segno e che è meglio che torni lì all'ospedale anche lunedi (domani) per un nuovo controllo. A me il funzionamento di questa sanità sembra sempre più strano, speriamo di cavarmela!

Venerdi pomeriggio lo passo sul divano a causa dei dolori alla testa, la sera mi prende quasi una crisi di panico al pensiero che possa essere un batterio che stia attaccando il cervello, sto diventanto pazza! Decido di resistere fino a sabato per poi eventualmente andare al pronto soccorso. La notte va un po' meglio, la crisi di panico passa e la mattina di sabato mi sembra di essere più tranquilla, riesco a trovare una posizione per la testa che mi evita il dolore, mi dico che devo resistere che poi passerà e decido di restare a casa. Passo la giornata sul divano e così faccio anche oggi ed ecco quello che vedo da quella posizione 😃...la neve è quasi sparita.

Vista dal divano :-)

Domani 9.30 ho un appuntamento alla cieca con un medico, non so chi sarà e non so cosa succederà, spero solo che la mia situazione non sia peggiorata perché non so se sia più faticoso convivere con i dolori o con i tanti pensieri!

10 commenti:

  1. Metticela tutta...e domani speriamo in un dottore più capace e tu moto più in forza!!Un abbraccio forte forte

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  2. Ciao Oriana
    Ho continuato a controllare il tuo blog ed ero certa di leggere finalmente una buona notizia, non ci posso credere, mi dispiace tantissimo per tutto quello che ti sta succedendo.
    Io pensavo che la sanità svedese funzionasse alla perfezione, purtroppo leggendo quanto hai scritto ora rimetto tutto in discussione, ma non è che tutto questo è dovuto anche perchè a ogni controllo trovi sempre un nuovo medico?
    Ti auguro che domani incontro un bravo medico che si prenda a cuore e a coscienza e risolva la tua situazione.
    Tanti auguroni per domani, anche solo 2 righe ma fatti sentire.
    Un abbraccio pieno di salute
    Chiara

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  3. Magari potresti prendere in considerazione un ritorno in Italia per farti seguire in questa situazione.....? Io mi fionderei nel reparto Infettivi di un buon ospedale (io sono di Bergamo e andrei lì, ci ho lavorato come infermiera, li conosco e sono bravissimi), magari passando prima per una visita privata da un infettivologo che lavori in quel reparto e che ti possa prendere in carico; ora anche negli ospedali si possono fare le visite in regime di Libera Professione, telefonando al CUP te lo dicono.
    La setticemia è una brutta bestia, non intendo prospettartela ma pensando al peggio.....

    Pensandoci magari la stessa procedura si può fare anche lì in Svezia, no? Intendo il passare privatamente da un infettivologo...saranno evoluti ma tutto il modo è paese, se paghi le cose funzionano meglio

    Ciao Betty

    PS : passo sempre a vedere come stai

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  4. Speriamo che stamattina hai incontrato un medico "illuminato" che ti ha mandata da un "infectologist".
    Se non ci ha pensato lui, chiedilo o chiedetelo!
    Sì perchè, come dice Betty, a questo punto è da curare l'infezione.
    Risolta questa, la parte chirurgica guarirà da sè.
    Magari l'infectologist non c'è nel tuo ospedale ma a Lund sicuramente c'è!
    ...100 Km?... pffh!... In bici, quando ti sarai ripresa bene... sarà un allenamento neanche dei più pesanti! Ma ora, con la macchina... e nuova poi, col tuo bello come autista... non è così lontano!
    E sennò, certo, se lì proprio non ne vieni a capo... c'e sempre l'Italia!
    ...Per fortuna la neve è quasi scomparsa... anche la primavera non tarderà ad arrivare! (-: Ili.3

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  5. Ti penso e sono in pensiero per te che ancora combatti con la tua salute traballante!Forse non dobbiamo così lamentarci della sanità italiana!Magari puoi pensare di fare una capatina a casa anche per farti un po' coccolare...
    Un abbraccio

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  6. Mi dispiace molto per questo tuo calvario ,non conosco bene la situazione però io al tuo posto andrei da un buon infettologo privatamente e mi farei seguire per benino sempre dallo stesso dottore,ti penso e incrocio le dita che tutto si risolva presto e bene.valentina

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  7. Anch'io ti penso e sono in pensiero per te.
    Mi sembra assurdo che tu sia costretta a fare mille viaggi tra casa e ospedale, con tutto il male che hai!
    Io vivo in Lombardia, qui la sanità funziona, anche in un piccolo paese come il mio: recentemente mio figlio ha avuto una grave infezione ai reni, è stato ricoverato per 15 gg, continuamente monitorato e con antibiotici via flebo. E' stato dimesso solo quando l'infezione è stata debellata.
    Non potresti farti ricoverare anche tu? Ma in un ospedale buono, però ...
    Scusa se sono invadente , ma mi dispiace troppo vedere che stai così male e che non sei adeguatamente curata .
    Spero che le prossime notizie siano buone, nonostante tutto. Un abbraccio !

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  8. Non so come sia la sanità in Svezia in generale, ma nel caso specifico mi sembra che tu non sia stata molto fortunata. Non è possibile cambiare ospedale o come ti ha suggerito qualcuno tornare magari in Italia x un breve periodo per farsi controllare?
    A me l'ansia mi ucciderebbe :(

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  9. Ora sono in ansia anche io. Che pena non sapere cosa e perché ! Ma sono ancora ottimista per te. Però caz .. Che razza di situazione ! Coraggio Oriana tieni duro ❤️

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  10. Oriana, a Napoli si dice: "A dda passà a nuttata"!... Svanito il buio, con la luce e i colori, tornerà l'entusiasmo, e "sta nuttata" sarà solo un brutto ricordo!
    Forza, ancora forza, continua a lottare che vogliamo vederti presto sorridere, perchè tutto sarà passato! (-: Ili.

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