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sabato 19 dicembre 2015

19. Aspettando il Natale insieme

Da me non si cena

Torniamo al discorso cibo. Ma come si fa a fare in tempo a far tutto quello che uno deve e quello che uno ama nelle sole 24 ore che una giornata ci regala? Io ancora non l'ho capito! E allora ho dovuto trovare delle soluzioni perché tornata dal lavoro io possa fare quello che più mi piace. Una di queste è stata eliminare la cena :-).

Questo non vuol dire che non mangiamo, vuol dire solo che lo facciamo quando abbiamo fame o quando possiamo e non ad un'ora precisa. Si mangia quello che c'è pronto e che può essere l'avanzo del pranzo....quando avanza qualcosa :-). Manca quello, allora si rovista in frigo e un bel pezzo di pane con qualcosa sopra ci fa felici! Torniamo dal lavoro e se devo fare l'allenamento di bici allora mangio direttamente e poi salgo in bici, se è quello di corsa, vado prima a correre e poi mangio, ed il mio bello fa secondo i suoi allenamenti e siamo felici e contenti tutti e due.

In realtà potrei scrivere tantissimo su questa "usanza" di mangiare a delle ore prestabilite, mi è andata stretta già da prima ma finché si sta in famiglia si fa secondo le regole della famiglia poi uno si sceglie quelle che vanno meglio per se! Voglio dire, non mangiare quando si ha fame solo perché uno si rovina l'appetito per la cena è una delle cose che mi fanno girare...vabbé  diciamo la testa :-) perché quando vado in calo di zuccheri non è che io ragioni molto chiaramente. Cioè ma come si fa? Si finisce per mangiare quando si ha fame e poi sentirsi costretti a mangiare anche a cena, una pazzia secondo me! Anche perché la cena in Italia si fa abbastanza tardi e ci credo che uno ha fame prima dell'ora di cena!

La scusa che ho sentito è che la cena è l'occasione per riunire la famiglia e parlare, ma se uno proprio vuole parlare si può comunque decidere che in una famiglia ci si riunisce ad una certa ora, il parlare non deve essere legato per forza al mangiare. Che poi il modo più corretto per mangiare per far star bene corpo e mente e avere la possibilità di assaporare i diversi sapori e poter gustare  appieno il cibo è farlo lentamente, in silenzio, quasi come un momento meditativo, concentrandosi su quello che si sta mangiando, ascoltando il proprio corpo e smettendo di mangiare appena prima di sentire il senso di sazietà.

Vi faccio vedere qua una soluzione per una cena veloce ed indipendente, ognuno se la fa quando più gli aggrada :-). Riscaldare il forno a 200 gradi, prendere una piadina bella e pronta o del panepizza, spalmarci il puré di pomodoro, schiaffarci sopra quello che uno ha in frigorifero, prosciutto cotto fatto a pezzetti, un po' di formaggio, se si hanno si possono aggiungere delle olive a fettine, oppure mettere il salame al posto del prosciutto cotto, le verdure, zucchine fatte a fettine, peperone, non so fate voi. Condire con sale, pepe ed olio di oliva. Fate cuocere in forno per 10 minuti. Sfornare e gustarsi una cena salva tempo!

Pizza in 10 minuti

Avete delle soluzione magiche per farvi bastare le 24 ore di una giornata? Ditemele :-).

Se siete appena arrivati su questo blog e non sapete di cosa si tratta leggete qui e qui.

3 commenti:

  1. Cara Oriana, non posso non dirlo: "purè di pomodoro" non vale. Fa passare l'appetito: "passata di pomodoro" è meglio. Tutto il resto va bene e lo condivido in toto. Buon appetito :)

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  2. io vivo con mio figlio ed ora, di passaggio, c'è anche mia figlia che, siccome fa il mercato di natale qua a Genova, fa base qua.
    a pranzo non c'è nessuno. Ognuno sul lavoro.
    A cena però ci si vede,torniamo tutti tardi ed è il momento della " riunione":è per questo che la cena è l'occasione per chiacchierare, raccontarsi la giornata,stare un po' assieme...che poi le nostre cene sono zuppe di verdura, cereali, cibi " consolatori": in altri momenti non ci siamo, ecco perchè a quell'ora si " parla". Solo per questo!
    Emanuela

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  3. La mia è una famiglia mooolto tradizionale, si pranza tutti insieme e si cena tutti insieme.E'sempre stato così perché io mio marito e i ragazzi abbiamo gli.stessi orari per gli impegni fuori casa (studenti i ragazzi insegnante lui terapista di mattina io).Ora che la ragazza frequenta l'università qualche volta mangia a mensa.In genere è così ma quando sono sola libero sfogo alla pigrizia e mango ciò che c'è. Una volta sono rimasta sola una settimana non ho cucinato nulla ma svuotavo il frigo man mano che avevo fame.E'stata una goduria avevo il doppio del tempo per me è non ho speso nulla per mettendomi piccole follie per tutti . Però devo anche dire che mi piace la confusione che si fa in casa negli orari di pranzo e cena , mi da l'idea di una casa molto vissuta.valentina

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