Siamo tanti a pensare al cibo. Cosa comprare, biologico, prodotto a km zero, se proveniente da Paesi lontani che almeno sia equo e solidale. Tutto giusto!
Ma quanti di noi pensano al resto? No dico, il cibo non è tutto! Quanto altro si compra durante una vita? Quanto di questo è prodotto con rispetto per l'ambiente, l'animale e l'uomo? Mobili, vestiti, inutili trucchi, accessori...spesso non si sa da dove provengano, chi li ha "creati", in quali condizioni. Non si riesce ad avere il controllo, risalire alla fonte è a volte un'impresa impossibile e fare la scelta giusta diventa difficile.
Che fare allora? Affidarsi a piccoli produttori, evitare la grande distribuzione...io direi limitare i consumi, buttare e cambiare solo quando non funziona più, solo quando è rotto, comprare di seconda mano e vendere o donare quello che a noi non serve più! Pensare due volte prima dell'acquisto, tre se ce n'è bisogno! Può essere questa la soluzione? Voi come vi regolate?
Qui dove abito è facile trovare negozi di seconda mano, la croce rossa svedese (Röda Korset) ne gestisce molti in tutta la Svezia. Lì puoi donare le cose che a te non servono più e loro penseranno a rivenderle. Per comprare da loro non devi fare nessuna tessera, i prezzi sono bassi, a volte bassissimi ed il ricavato va in opere di bene. Spesso nel retrobottega hanno laboratori dove si incontrano per creare insieme e sul davanti una zona per la fika con una scelta di dolcezze fatte in casa. Se capitate in Svezia vi consiglio di visitarne qualcuno e fermarvi per un momento di relax, farà bene a voi e farete del bene ad altri!
Che fare allora? Affidarsi a piccoli produttori, evitare la grande distribuzione...io direi limitare i consumi, buttare e cambiare solo quando non funziona più, solo quando è rotto, comprare di seconda mano e vendere o donare quello che a noi non serve più! Pensare due volte prima dell'acquisto, tre se ce n'è bisogno! Può essere questa la soluzione? Voi come vi regolate?
Qui dove abito è facile trovare negozi di seconda mano, la croce rossa svedese (Röda Korset) ne gestisce molti in tutta la Svezia. Lì puoi donare le cose che a te non servono più e loro penseranno a rivenderle. Per comprare da loro non devi fare nessuna tessera, i prezzi sono bassi, a volte bassissimi ed il ricavato va in opere di bene. Spesso nel retrobottega hanno laboratori dove si incontrano per creare insieme e sul davanti una zona per la fika con una scelta di dolcezze fatte in casa. Se capitate in Svezia vi consiglio di visitarne qualcuno e fermarvi per un momento di relax, farà bene a voi e farete del bene ad altri!
Portacandela 20 corone (circa 2 euro) e tazza da te di Hackefors 5 corone (circa 50 centesimi), comprate da Röda Korset. |
Anche in Germania ci sono dei negozi dell'usato come quello che hai descritto tu Oriana; della Croce Rossa, dei servizi sociale del comune, di associazione varie... Io ci vado sempre quando mi trovo a Bayreuth (ma mia città natale), sia a portare sia a comprare. Qui in Italia (almeno nella mia zona) purtroppo non ci sono, e quindi sono "obbligata" ad acquistare l'usato in rete (ebay ecc.) oppure - e questo è molto meglio - fare dei baratti e degli scambi. Qualche volta li faccio in privato, con amici e conoscenti qui vicino a me. Ma per anni sono stata iscritta anche in un sito di baratto su livello nazionale. Molto divertente e molto utile!!!
RispondiEliminaCiao
Ho sentito che in alcuni negozi di seconda mano a Roma si deve fare la tessera per poter comprare, mi sembra un po' troppo complicato. Il baratto mi sembra una buona soluzione, io sono stata a giornate di scambio di vestiti organizzate dall'associazione per la protezione della natura, una bella iniziativa.
EliminaTanto di capello alla Croce Rossa svedese....è bello condividere cose che non usiamo più e non gettarle in questo mondo purtroppo troppo materialista e sprecone!!
RispondiEliminaÈ un peccato che la Croce Rossa italiana non gestisca negozi simili.
EliminaNel riuso e seconda mano, sono una maestra. Non è perchè sono avara, lo spreco mi fà venire l'orticaria. Frequento i negozi di seconda mano, sia per vendere che per acquistare: prezzi ottimi. In Italia ci vuole la tessera per comprare e per vendere: Serve per scoraggiare chi pensa di portare roba rubata : con la tessera sei tu che ne rispondi e quando vendi ,deve essere roba tua . Due volte l'anno, il negozio fa mercatini di beneficenza con l'invenduto e il ricavato va alla Parrocchia , al canile/gattile....
RispondiEliminaLaura R
Ahh ecco perché ci vuole la tessera, ora capisco.
EliminaIl mio motto è dare alle cose una seconda possibilità ed in questo io e mio marito ci divertiamo nei mercatini ma vendere qualcosa personalmente non l'ho mai fatto in genere regalo.valentina
RispondiEliminaUn bel motto :-)
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