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venerdì 24 novembre 2017

Inno al giardino :-)

Un po' di pioggia e la magia dell'inverno nel sud della Svezia è sparita. Mi sono rimaste le talpe che quest'anno sono attive più che mai. Ogni giorno nuovi montarozzi di terra.


Mi ricordo che quando comprammo casa uno dei nostri progetti era di avere un prato perfetto, eravamo sicuri che avremmo vinto la guerra contro le talpe. 16 anni dopo sappiamo che non c'è nessuna possibilità di vittoria. State tranquilli, non è che ci abbiamo messo 16 anni a capirlo, abbiamo accettato la sconfitta già da un bel po' e in qualche modo è una sconfitta non amara, è una sconfitta che semplicemente ci ricorda la forza della natura.

In fondo il nostro giardino è naturale e le talpe con i loro montarozzi ne fanno parte, lo formano e gli danno un'area "selvaggia". In questi miei anni in Svezia ho incontrato molte persone "maniache" del giardino, chi sceglie le forme, chi i colori, una marea di prodotti per dominare quello che la natura avrebbe creato, un insieme bellissimo che di naturale ha ben poco. Ma in fondo è così che siamo, messi sulla terra e sembra che uno dei nostri impegni principali sia cercare di dominare.

18 novembre 2017

Io e il mio bello abbiamo passato tantissime ore lavorando nel nostro giardino, in qualche modo posso dire che non ce lo siamo mai realmente goduto, raramente siamo usciti solo per ammirarlo, per passare qualche ora sulla panchina o sdraiati sul lettino, se si usciva in giardino era per lavorare. Ma abbiamo capito molto presto che questo giardino così particolare doveva essere lasciato un po' anche a se stesso, doveva avere la possibilità di poter fare da solo e, come ho detto più volte, fare molto meglio di quello che facevamo noi. Abbiamo raccolto foglie, tagliato, strappato, spostato piante, piantato di nuove, e poi alla fine abbiamo accettato tutti gli insuccessi con un senso di soddisfazione, perché in fondo il giardino è terapia e sta lì ad un solo passo di distanza per creare felicità :-). Ieri ho visto i caprioli in visita intenti a mangiare quel che resta delle piante e mi sono detta che andava bene così, quello spettacolo valeva ogni "imperfezione" del nostro giardino.

Durante questi anni abbiamo raccolto tantissimi di quei pochi frutti che siamo riusciti a produrre, se non altro abbiamo capito che ci vuole pazienza. Ed ora che questa avventura giardinicola sta arrivando alla fine mi rendo conto, come più volte ho già scritto, che è proprio grazie a questo giardino imperfetto che ho potuto resistere tutti questi anni in Svezia, non ci fosse stato lui non sarei rimasta :-).

8 commenti:

  1. Il compagno come il giardino è un'armonia perfetta in tutti i sensi del nostro benessere, ciao

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    1. Beh ,sì, sono rimasta anche per l'altro lui :-) il mio bello :-).

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  2. Adoro i giardini naturali, è giusto non modificarli troppo rispettando quello che la natura fa, ma ho capito giusto? Lasciate la Svezia? Tornate in Italia? Un bacione

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    1. Sì, hai capito bene, lasciamo la Svezia ma non torno in Italia, ci trasferiamo a Maiorca :-).

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  3. ....anche a me piace più al naturale possibile.....
    Buona domenica!!!

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    1. Non so perché ma tutte le cose naturali mi piacciono sempre di più di quelle, posso dire, gestite :-).

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  4. Noi dobbiamo accettare la volontà del giardino e se siamo stati bravi lui accetterà noi.valentina

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Amo i vostri commenti :-)

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